Natalie

Sospesa tra Atlantico e Mediterraneo, tra cultura mitteleuropea - portatrice di tormento Introspettivo - e pragmatismo americano: colori che urlano in grandi spazi.

Potremmo iniziare così per proporre vita e opera di Natalie Silva -riteniamo siano strettamente interdipendenti- così da chiarire subito l'elemento di tensione nei suoi lavori pittorici. Tensione che si va precisando sempre più verso la seconda eredità, ma che in quanto tale sottintende sforza di ricerca e affinamento continuo tra le due anime.

Figlia di un militare d'aviazione, Natalie Silva nasce a Landstuhl in Germania in un ospedale militare americano. La tensione elastica comincia subito: scuole americane o in basi americane in Italia o italiane con variazioni biennali; Università Americana a Monaco di Baviera e poi Bocconi a Milano.

La trasversalità, lo strabismo dell'artista germoglia come un destino, da uno zigzagare fisico che è già metafora di inquietudine e di ricerca. Germania, Texas, California, Germania, Illinois, Milano e Bordighera, scoglio materno al confine con la Francia comprensivo di paesaggio dell'anima: " La costa con il mare e la forma dell'orizzonte. Il mare e fine del cielo."

Tradotto in pittura, tra l'altro, un notturno struggente. Molto europeo.

Nei suoi lavori non si smentisce la ricerca nella pittura. Una pittura che abita come una casa, l'unica che si porta dietro.

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